Vi aggiorno sulla partecipazione del CdP alla Novecolli. Intanto 5 partiti e tutti arrivati con onore e già questo non è da poco!!! Gli accompiamneti in camera erano Maurizio e Marco, Panconi e Masi, il barista era da solo.... in un albergo praticamente dalla parte opposta di Cesenatico. Sabato pomeriggio solita girata fra gli stand a rifarsi gli occhi su bici, materiale vario e telai.... c'erano certe intelaiature che mi toccava a reggere il Panconi altrimenti l'arrestavano, continuava a ripetere: io domattina non vengo in bici torno qui..... a fine serata cena da ciclisti e a letto. La mattina levataccia accia accia, la sveglia ha suonato alle 4, colazione e via in griglia, Marco e Maurizio (blu), Gianluca (gialla), geometra e Panco (rosa). Occore fare una precisazione (senza dire i nomi) qualcuno nella fretta o nel sonno.... si è dato alle gambe la crema sottosella, mah!!! Contrariamente alle attese partenza tranquilla, i primi 30km sono volati via ad andatura sostenuta ma non impossibile, sulle prime salite Polenta, Pieve di Rivoschio e Ciola io e il Panco si andava veramente bene, la gamba girava.... e abbiamo passato una marea di ciclisti, prima del Barbotto abbiamo trovato il barista che non aveva un buon passo e soprattutto era avvilito (non stava bene), ci ha avvisato di non aspettarlo che non era in condizioni di fare il lungo (in effetti ieri sera aveva anche un pò di febbre). Abbandonato il Govi al suo destino abbiamo passato indenni anche il Barbotto (che secondo me non è quello spauracchio che tutti descrivono), verso il 100° km bivio a dx x il lungo, senza pensarci troppo e con una buona dose d'incoscienza (all'arrivo del medio mancavano solo 30km di discesa e pianura) lo imbocchiamo senza esitazioni, ci fermiamo al primo ristoro per mangiare qualcosa, riempire le borracce e soprattutto pisciare. Dopo un pò di km abbiamo scalato il monte Tiffi, poco impegnativo, ma che per me ha segnato l'inizio di un periodo meno brillante, dal km 110 al km 190 ho sofferto e solo grazie al Panco ho evitato di naufragare nella palude di quelli che basta arrivare il tempo non conta, un vero amico-gregario-capitano.... si è messo davanti e ha adeguato l'andatura alle mie forze, che comunque non sono mai scese sotto il limite della decenza. L'ultimo colle Il Gorolo è una vera e propria rasoiata, pendenze importanti in doppia cifra anche 17-18%, superato questo si prospettava l'apoteosi dell'arrivo, il Panco che ieri aveva una gamba stratosferica ha cominciato a guerreggiare con un gruppetto di scalmanati ed io ho deciso (saggiamente) di lasciarli perdere proseguendo con un gruppo di "morti" che ho rimorchiato all'arrivo ottenendo si e no 2 mezzi cambi in 20 km, naturalmente poi mi hanno fatto la volata. A conti fatti è andata bene così sono riuscito a contenere il distacco dal Panco in soli 30", mi sa che anche il suo gruppo non ne aveva più tante da spendere. Ottimo pasta party come sempre: 4 primi a volontà, pizze, piadine, dolci, frutta, birra a calo, caffè...... niente da dire. Mi voglio siffermare invece sulle strade, bruttissime quelle della gara con discese al limite della percorrenza, in cima alle salite ho letto cartelli di ogni tipo: "strada dissestata", "curve pericolose", "buche", "strettoie", "crepe nell'asfalto", "frane", "avvallamenti", attenzione a questo... a quello.... ecc.... se uno doveva rispettare la segnaletica arrivava il giorno dopo. Veramente pericoloso, un percorso di guerra più che una gara in bicicletta, a noi ci è andata bene ma non è toccata a tutti la buona sorte, una ragazza al bivio fra medio e lungo era in terra immobile e come minimo aveva la clavicola rotta, in una discesa poco avanti a noi uno ha fatto un dritto andando in una scarpata e terminando la corsa al muro di una casa, credo si sia fatto parecchio male.... Per non parlare del ritorno, da Cesenatico all'autostrada circa 30 km, ci son volute quasi 2h di fila. No con le strade in Romagna proprio non ci chiappano!!!